Allergia e congiuntivite allergica: consigli su come affrontarla al meglio

Con la primavera arrivano le allergie di stagione e tanti pazienti lamentano spesso disturbi correlati agli occhi e/o alla vista.

Cerchiamo quindi di capire il perché di questi sintomi e se sia possibile trattarli o prevenirli in qualche modo.

Allergia: di cosa si tratta?

L’allergia si verifica a seguito di una reazione anomala del sistema immunitario che comincia a produrre anticorpi per difendersi da sostanze in realtà innocue per l’organismo. Le reazioni allergiche possono riguardare sia organi sia tessuti, soprattutto le vie aeree inferiori, la pelle e le mucose del naso e degli occhi.

Se l’organismo entra in contatto con una sostanza che riconosce come pericolosa, l’incontro tra gli allergeni e gli anticorpi provoca la reazione immunitaria, che prevede il rilascio di mediatori chimici, come l’istamina, alla base del sintomo allergico. Si tratta di sintomi che variano da una lieve irritazione arrivando all’anafilassi, una grave reazione allergica che può mettere in pericolo la vita del soggetto.

Gli allergeni possono essere presenti nell’aria (come pollini, peli d’animale, acari della polvere, muffe), negli alimenti (soprattutto in alcuni, come uova, latte, pesce, crostacei, arachidi, noci, grano e soia), nei farmaci, nel siero che viene rilasciato da insetti come api o vespe durante una puntura, e anche in sostanze come il lattice e il nichel, potenzialmente irritanti.

L’ambiente è uno degli elementi fondamentali da cui dipendono le allergie stagionali. Si stima che per un italiano su due sostare all’aria aperta nella stagione dei pollini provochi dei disturbi. Tuttavia, vi sono allergeni presenti anche in casa, ma anche in luoghi al chiuso e particolarmente affollati, come locali o palestre.

Che cos’è la congiuntivite allergica?

La congiuntivite allergica è un’infiammazione della congiuntiva, cioè quello strato mucoso superficiale che riveste internamente la palpebra e si ripiega per coprire la sclera, la robusta membrana fibrosa bianca che copre l’occhio, fino al margine della cornea.

Secondo uno studio scientifico le allergie oculari colpiscono tra il 6 e il 30% della popolazione. L’allergia congiuntivale può essere acuta o cronica e in molti casi è associata alla rinite allergica.

Quali sono le cause della congiuntivite allergica?

La congiuntivite allergica è causata da un’eccessiva sensibilità a sostanze estranee (allergeni) come pollini, polvere, sostanze chimiche, ecc.

Pertanto, in base ai fattori che la causano, si distinguono varie forme cliniche:

  • congiuntivite allergica stagionale (pollini),
  • congiuntivite perenne (acari, spore fungine, pelo di animali),
  • congiuntivite atopica, giganto-papillare (generalmente associata all’utilizzo di lenti a contatto)
  • congiuntivite da contatto (es. agenti chimici).

Quali sono i sintomi della congiuntivite allergica?

Il sintomo principale della congiuntivite allergica è il prurito a cui si associano spesso lacrimazionebruciorearrossamento oculare e gonfiore palpebrale.

Spesso questi sintomi si associano anche a sintomi rinitici, cutanei e respiratori.

Sappiamo bene quanto le allergie creino disagio, proprio perché in ogni soggetto portano molto spesso ad una presenza di più sintomi contemporaneamente.

Ci sono però alcuni comportamenti che possono aiutare ad alleviare questi sintomi, vediamo insieme quali.

Tra le mura domestiche:

  • Effettuare il ricambio dell’aria al mattino presto o alla sera tardi, quando la concentrazione di pollini nell’aria è inferiore, e tenere le finestre chiuse nelle ore centrali del giorno.
  • Asciugare le pareti della doccia per evitare la formazione di muffa e utilizzare il deumidificatore.
  • Lavare frequentemente pavimenti, tende e tappeti.
  • Cambiare spesso le lenzuola.
  • Usare specifiche fodere antiacaro per cuscini e materassi ed evitare i materiali che attirano polvere, preferendo nell’acquisto dei mobili vinile, legno, metallo e pelle.
  • Lavare i propri animali domestici una volta alla settimana per eliminare gli allergeni presenti nel pelo.
  • Utilizzare soltanto aspirapolveri dotate di filtri specifici.
  • Evitare per quanto possibile il contatto con tappeti, tappezzerie, moquette e peluche.

In ufficio:

  • Evitare di aprire le finestre durante la giornata lavorativa preferendo arieggiare l’ambiente all’arrivo.
  • Non entrare in contatto con fiori e piante.
  • Mantenere l’ufficio pulito dalla polvere per evitare allergie da acari.

All’aperto:

  • Evitare di frequentare luoghi ad alta concentrazione di pollini, come parchi e giardini. Se possibile preferire una gita in luoghi di mare o di montagna.
  • Non uscire nelle ore centrali o più calde della giornata, in cui la concentrazione pollinica è maggiore.
  • Evitare i primi momenti di un temporale, poiché la pioggia facilita il rilascio di allergeni da pollini.
  • Cercare di respirare con il naso, che al contrario della bocca trattiene parte degli agenti presenti nell’aria.
  • Controllare i calendari informativi per valutare in quali periodi dell’anno la presenza di polline è maggiore e bisogna fare maggiore attenzione.
  • Chi utilizza il motorino o la bicicletta dovrebbe usare la mascherina e gli occhiali da sole, se possibile di tipo avvolgente.
  • Tenere i finestrini dell’automobile chiusi e, se presente, attivare il filtro antipolline.

Chi soffre di allergia dovrebbe seguire una terapia adeguata alla propria condizione. Vi sono quattro tipi di soluzione, in base al tipo di allergia e al soggetto che ne soffre:

  • Antistaminici e antiallergici topici: si trovano in forma di spray o collirio e sono utili per alleviare le riniti e le congiuntiviti allergiche stagionali.
  • Corticosteroidi per uso topico: anch’essi adatti al trattamento di riniti che compaiono stagionalmente.
  • Antistaminici orali: da assumere per alleviare sintomi allergici come prurito e riniti e congiuntiviti allergiche con manifestazioni quali rinorrea, prurito nasale o oculare, starnuti e lacrimazione.
  • Immunoterapia specifica: è il cosiddetto “vaccino” per le allergie, la terapia elettiva più importante poiché l’unica in grado di interferire con i meccanismi immunologici alla base dell’allergia.

Tutti questi consigli appena elencati consentono di alleviare sia i sintomi legati a riniti e a vie respiratorie sia sintomi oculari come lacrimazione o prurito: aggiungiamo solo che anche le lacrime artificiali aiutano a tenere gli occhi “puliti” dagli allergeni.

È anche importante ricordare che gli antistaminici vanno utilizzati con moderazione e per un periodo limitato di tempo secondo prescrizione medica. In particolare per la congiuntiva allergica si consiglia una visita dal medico oculista per valutare la terapia più adatta.