Fluorangiografia

Che cos’è?

L’angiografia con fluoresceina permette di studiare la circolazione della retina e della coroide. Vengono fatte delle fotografie della retina dopo aver fatto un’iniezione intravenosa di fluoresceina sodica, un colorante rosso-arancione che diffonde attraverso la maggior parte dei fluidi corporei.
La fluoresceina circola nella vascolarizzazione e nei tessuti della retina e della coroide dove può essere visualizzata.
Viene eliminata in 24-36 ore attraverso l’urina.
L’immagine formata dalla fluorescenza emessa viene registrata sotto forma di immagini in bianco e nero.

Per interpretare un esame fluorangiografico bisogna conoscere bene l’anatomia della retina. La retina ha un doppio circolo ematico. L’arteria centrale retinica e la circolazione retinica irrorano la metà interna della retina e le giunzioni strette che formano la parte più interna della barriera emato-retinica.
La fluoresceina viene iniettata in una vena periferica, di solito del braccio, ed entra nella circolazione oculare attraverso l’arteria oftalmica dopo 8-12 secondi, a seconda di quanto viene iniettato e a seconda dell’età del paziente e dello stato vascolare. I vasi retinici e coroideali si riempiono durante la fase di transito, che va dai 10 ai 15 secondi. Il riempimento coroideale è il primo, seguito da quello delle arterie retiniche, poi vi è la fase arterovenosa e infine quella venosa. Quest’ultima fase, che avviene circa 1 minuto dopo l’iniezione del colorante, è considerata la fase di picco di fluorescenza in cui la maggior parte dei dettagli si vedono. Nell’arco dei pochi minuti successivi il colorante ricircola con un graduale declino della fluorescenza nella fase finale dell’angiogramma.

Per quale uso diagnostico può essere indicata la fluorangiografia?

  • Retinopatia diabetica
  • Degenerazione maculare legata all’età
  • Membrana neovascolare retinica da altre cause come la miopia
  • Occlusione venosa centrale o di branca
  • Corioretinopatia sierosa centrale
  • Edema maculare cistoide
  • Retinopatia ipertensiva
  • Occlusione dell’arteria centrale retinica o di branca
  • Macroanuerismi arteriosi
  • Distrofie dell’epitelio pigmentato retinico
  • Tumori coroideali
  • Infiammazioni corioretiniche
  • Distrofie retiniche ereditarie

Lo stesso macchinario esegue foto a colori della retina che documentano l’aspetto della retina. Queste fotografie consentono di identificare dei cambiamenti della retina nei follow-up successivi.

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